Affetto, di cui sei
più che liberato
da cose e cose, spifferi
di angosce, bocconi
di spavento, di ciò
provo a chiarire
che sono i grani
da cui sboccia il fiore.
Grani smodati
della mia costituzione
quella sabbia fine
perduta da ogni mano
come l’acqua tra le dita.
Sentinelle sentimentali
questi granelli dimenticati
s’intascano s’accasano
in fodere stupite
ad ante chiuse, in animo.
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